È vero, ho iniziato quasi per caso. È vero, nella mia cerchia il lavoro che facevo all’inizio di questo mio percorso, il blogging era considerato un passatempo da casalinghe disperate. Ma questo lavoro lo possono fare proprio tutti? La risposta tipo, quella politically correct potrebbe essere… dipende. Invece no.

Blogging, copywriter… bello! Quasi quasi lo faccio anch’io

MI devo levare qualche sassolino. Mi è successo qualche volta di sentirmelo dire. Perché è un bel lavoro, perché è il lavoro perfetto per chi ama scrivere, perché molto spesso lo si può fare da casa. Ma non è solo questo, chiariamolo subito.

Capita che amici disoccupati in tempi di crisi abbiano deciso di provare un strada alternativa e quello del blogger sembrava essere l’Eldorado del lavoro divertente e remunerativo. Salvo che poi, inesorabilmente, si sono scontrati con la realtà. Il blogger non è il tizio figo che si fa invitare agli eventi e viaggia gratis, anzi, a pagamento.

Per arrivare lì devi averne fatta di strada. Devi aver lavorato sodo, probabilmente per diversi anni, devi esserti fatto la gavetta (o il mazzo), scrivendo per i più infimi distributori di articoli (non li chiamerei altrimenti), che ti propongono di pagarti ben 50 cent al pezzo. Quando sei fortunato arrivi a 10€ ma devi essere davvero davvero fortunato.

Ma come? Mi sento ripetere ogni volta che lo spiego, Tu guadagni fino a tot ad articolo (e a quanto ammonta questo tot ne parleremo un’altra volta)… Certo ma non ho iniziato con tot, ma da qualche euro e un sacco di eventi, corsi, ore di studio.

Cosa serve per poter scrivere per lavoro?

E non parlo dello scrivere un romanzo, che quella è tutta un’altra storia, probabilmente anche più tortuosa e ricca di insidie (soprattutto di logiche di marketing dell’editore…). Parlo dello scrivere per le aziende, fare blogging, copywriting e tutto quell’universo creativo che galleggia a pelo d’acqua nel mare del web marketing e della pubblicità in genere.

Ve lo dico perché vi togliate subito questo pensiero, lavorare da casa non è sempre e solo una gran cosa. Certo è comodo. Certo seguo meglio i ragazzi. Certo non ho spese, o almeno molto limitate. Ma ci sono dei lati negativi. Tutti pensano che tu non stia lavorando, tanto per cominciare. E vieni sommerso di richieste. Devi avere una ferrea disciplina per non farti trascinare dalle incombenze familiari. In estate, con i ragazzi a casa, è puro delirio. Finisci per lavorare h24, sempre reperibile, tanto sei lì, ti viene un’idea e la butti giù.

Ma dicevamo… cosa serve per diventare web copywriter?

Saper scrivere bene!

No, non basta sapere l’italiano, neppure sentirsi inspirati. Ma nemmeno saper suscitare emozioni, sebbene sia importante. qui vorrei fare una distinzione: c’è chi ha il dono e chi lavora anni per diverse ore al giorno per raggiungere lo stesso risultato di scioltezza; c’è chi  si adatta alle regole del web con facilità e chi invece fatica a lungo per imbrigliare l’impulso.

Bisogna riuscire a tradurre in parole, frasi, paragrafi e articoli di senso compiuto il proprio intento. Bisogna conoscere, molto bene, le regole grammaticali. Il web non perdona. Una sintassi che incespica, un errore di ortografia, un qual è con l’apostrofo, maiuscole e minuscole a caso, punteggiatura fantasiosa vengono inesorabilmente bocciate con la fuga dell’utente. Un errore grammaticale infastidisce più di un pensiero che non si condivide.

Conoscere le logiche del marketing

Almeno un po’. Non serve essere laureati in economia, ma un minimo di formazione sì, è necessaria. Almeno se vuoi che diventi il tuo lavoro e non un passatempo. Ricorda sempre che quando scrivi per un’azienda non devi solo raccontarla e trasmettere i suoi valori, ma seguire un piano strategico globale e collaborare ogni giorno con l’ufficio marketing, forse devi anche buttare giù un piano editoriale. E come lo fai se una base non ce l’hai? Serve anche per promuovere te stesso e il tuo lavoro.

Conoscere le basi del web marketing

SEO, CMS, email marketing, social media marketing e poi Facebook, Instagram , Linkedin, Twitter,… Tanta roba, vero? E li devi conoscere tutti. Alcuni li conoscerai meglio, altri meno, in alcuni ti specializzerai, altri li userai solo di rado, ma di fatto devi sapere come funzionano per poter valutare come muoverti in questo mondo, come scrivere, come pubblicare gli articoli, come si scrive una newsletter (e come s’invia, altrimenti a che serve?). Ti ho spaventato? No, s’impara.

Avere il tempo materiale di fare formazione

Appunto, devi avere il tempo di fare formazione. Non pensare che sia sufficiente scrivere bene e sapere 4 cose. Quelle 4 cose tra 6 mesi saranno obsolete. Ti distrai un attimo e Facebook ha già modificato il Business Manager e ora devi cambiare il tuo modo di scrivere… Gruppi, corsi, libri… lo hai il tempo per mantenerti aggiornato?

È un lavoro ad alta specializzazione, ci saranno cose di cui dovrai sapere davvero tutto, fino all’ultimo dettaglio. Le aziende con cui si collabora investono sulla consulenza e sugli strumenti utilizzati, non si può navigare a vista, mai. In questo lavoro la formazione non è solo utile, è proprio necessaria. Andresti da un commercialista che non si aggiorna da 6 mesi? Perché affidare la tua comunicazione online a qualcuno che non sta al passo quindi?

Avere pazienza e fare network

Se non avessi conosciuto le persone giuste al momento giusto (con una generosa dose di fortuna) ora non sarei qui. Molti dei miei contatti derivano da corsi ed esperienze precedenti. Ben vengano gli aiuti da chi è già nel settore da un po’, o semplicemente lavora più di noi. Se un collega ci passa un cliente è una prova di grande fiducia, visto che ne va anche del suo lavoro. E in questo settore si tende più a pestarsi i piedi che a darsi una mano. E poi niente, ci vuole tempo.

Tu questo lavoro lo vuoi fare? Lo vuoi fare davvero? Ma davvero, con tutto te stesso. Perché richiede dedizione assoluta, una passione che o ce l’hai o non ti viene. Ecco, se ce l’hai questa dedizione puoi provarci. Come si comincia? Ne parliamo prossimamente…