editing cos'è e perchè non puoi farne a meno

Con la parola editing, in campo editoriale, si intende comunemente l’attività di valutare, correggere e sistemare sotto vari aspetti un oggetto comunicazionale (un libro, una tesi di laurea, un articolo di giornale, una pagina web, ecc.) in modo da renderlo pronto per la pubblicazione. L’editing riguarda perciò tutto il lavoro editoriale di adeguamento e di trasformazione di un’opera, ma l’editor ha anche la funzione di essere l’interfaccia tra un autore e un editore. Ciò significa che dalla lettura preliminare, alla prima e seconda  bozza, fino al ‘visto si stampi’, l’editor assume un ruolo strategico, vero e proprio perno attorno al quale ruotano tutte le fasi di lavorazione di un testo (e che in diversi casi ne determina, o meno, la buona riuscita).” (“L’editing professionale”, Gabriele Giuliano, Silvja manzi).

Questa è la definizione più completa che possa raccontare questo straordinario mestiere. Ma, lo so, non è sufficiente per farti comprendere appieno quanto sia prezioso e fondamentale avere un editor a tua disposizione.

Cosa significa (davvero) editare un libro: 4 livelli di editing da approfondire

L’editor ha un compito arduo. Tu gli consegni la tua opera e lui deve essere in grado di migliorarla attraverso correzioni di varia entità e tipologia per renderla più appetibile, non solo per i lettori, ma anche (e soprattutto) per una casa editrice. Deve farlo però rispettando l’anima delle tua opera, il tuo tono di voce, la storia che stai raccontando e il tuo stile. 

Ancora  più delicato il suo compito quando l’opera va pesantemente rivista, anche nello stile, o addirittura quando deve dire all’autore che la sua creatura non è adatta alla pubblicazione, non ha presa. Perchè sì, capita. Ed è sempre un momento doloroso.

L’editor ha un ruolo infame: deve saper gestire nell’ombra una serie di dinamiche importantissime  in cui entrano in gioco l’autore, l’editore e tutta la filiera editoriale.

Attenzione però: editare un libro non significa pontificare sulla bontà di un’opera come un giudice, ma valutarlo a diversi livelli di profondità per aiutare lo scrittore nella sua impresa. Per questo è un lavoro a 4 mani: scrittore ed editor devono lavorare insieme. Solo un lavoro sinergico permetterà ad un libro di venire pubblicato e venduto, questo sia nel caso in cui tu ti debba rapportare con l’editor di una casa editrice che ha accettato di pubblicare la tua  idea, sia nel caso tu ti rivolga ad un editor prima di proporre il tuo manoscritto ad una casa editrice o nel caso in cui tu voglia autopubblicare la tua opera.

Tutti gli autori, anche i più famosi, hanno bisogno di un editor

Credimi, anche Stephen King non può farne a meno. Perfino Erri De Luca o la Mazzantini. E non solo perchè si tratta di una figura interna alla casa editrice, ma perchè anche chi sa scrivere e lo fa di mestiere ha necessità di uno sguardo oggettivo, professionale ed esperto. A volte addirittura le case editrici più importanti si avvalgono dell’attività di più editor per uno stesso testo.

Al lettore interessa solo marginalmente il nome della casa editrice, a volte neppure il nome dell’autore: il lettore vuole una bella storia in cui immergersi o un testo che gli porti del valore aggiunto, nel caso di manuali e saggi. Il lettore vuole avere un prodotto di qualità, coerente, leggibile, corretto, ben impaginato. Ancora di più il tuo lettore vuole un testo che risponda a determinate caratteristiche, che come autore puoi conoscere solo in parte.

Lo stile di scrittura, la scorrevolezza delle frasi, la semplicità della sintassi, l’uso di un vocabolario più o meno complesso e ricco,… sono alcune delle caratteristiche a cui fare attenzione per rispondere alle esigenze del tuo pubblico specifico. Faccio un esempio: mentre un saggio storico ha una sua complessità e una sua ricchezza, un suo ritmo e un suo pubblico, un libro young adult richiede una sintassi più semplice, un ritmo più veloce, personaggi che rispondano alle aspettative di un ragazzo che fa parte della generazione Z e che sono diversi persino da ciò che si aspetta un adulto appartenente alla generazione X.

Non puoi fare tu l’editing del tuo libro

Sono editor e ghostwriter (principalmente per il web e per testi non fiction) da diversi anni ormai e ho imparato a mie spese che non possiamo fare da soli l’editing di ciò che creiamo; perchè siamo troppo coinvolti, perchè perdiamo di oggettività. perché anche quando abbiamo ben chiare le finalità e le regole del gioco, uno sguardo esterno vedrà cose che noi non vediamo.

Molti autori che ho incontrato negli anni sono convinti di avere uno stile impeccabile e una sintassi perfetta e che avvalersi dell’aiuto di un editor sia una spesa che possono risparmiare, affidando invece le prime letture ad un amico o ad un beta-reader passando poi direttamente alla stampa o alla pubblicazione sul sito web.

Cosa potrebbe mai succedere però se fai a meno di un lavoro di editing professionale?

  • Se vuoi presentare la tua opera ad una casa editrice potresti non ricevere risposta: il tuo libro potrebbe non rispondere alle esigenze dei lettori, non essere appetibile per il mercato o semplicemente avere uno stile non adatto.
  • Chi vuole autopubblicare il proprio romanzo ha bisogno di un intervento ancora più importante per non trovarsi con romanzi autopubblicati di basso livello che scompaiono nel limbo dei libri dimenticati (e dimenticabili). Ricorda che molti autori oggi famosi sono stati scoperti da importanti case editrici proprio in seguito ad un’autopubblicazione di alto livello.
  • Se stai creando un e-book, un manuale, un saggio da diffondere attraverso il tuo sito web per pubblicizzare il tuo lavoro o la tua azienda il tuo testo deve essere impeccabile, o rischi di perdere in credibilità e autorevolezza.

L’editor non è un correttore di bozze nè un ghostwriter (o così dovrebbe essere)

Un breve inciso per distinguere le diverse professioni editoriali. A volte, per necessità o per budget si richiede all’editor anche un lavoro di correzione di bozze e a volte di riscrittura di interi brani o capitoli. L’editor però fa un lavoro completamente diverso.

  • L’editor non corregge errori e refusi: quello è il lavoro del correttore di bozze, che ha una professionalità del tutto diversa, è un cacciatore di errori di battitura, ortografici, grammaticali o di sintassi.
  • L’editor non deve e non vuole riscrivere il tuo libro: l’editor ha il compito di aiutarti a trovare la giusta direzione, mentre se vuoi farti aiutare nella scrittura o riscrittura del testo devi affidarti ad un ghostwriter, il quale dovrà rispettare la storia, lo stile e il tono di voce, attraverso un percorso molto diverso.

Questo in un mondo ideale. Ma parliamoci chiaro: l’editor può essere in grado anche di ricoprire ruoli diversi, soprattutto quando si parla di self publishing, dove si fa di necessità virtù. L’importante è trovare sempre  un professionista serio, non improvvisato, che sia anche in grado di riconoscere i suoi limiti e indirizzarti ad un correttore di bozze o ad un ghostwriter quando necessario

Come scegliere l’editor giusto

Se non sei già in contatto con una casa editrice che quindi ti fornirà un’attività di editing, devi essere in grado di scegliere la persona giusta con cui collaborare. E non sarà facile. Gli editor freelance sono migliaia e sembrano sempre i migliori sulla carta. Ecco alcuni suggerimenti per non affidarti ad un ciarlatano

  • Controlla sempre il suo curriculum e le sue precedenti esperienze
  • Verifica che abbia esperienza nel settore di tuo interesse. A volte non è fondamentale scegliere un professionista con decenni di esperienza alle spalle, ma che abbia esperienza nel tuo settore
  • Mettilo alla prova prima e durante la vostra collaborazione, con qualche testo creato ad hoc con errori voluti, per verificare quanto è attento a ciò che scrivi, fai proposte irricevibili per verificare che non accetti tutto quello che dici solo per arrivare alla fine del lavoro il più presto possibile e ricevere il compenso
  • Sii il più preciso possibile quando richiedi un preventivo: questo aiuterà entrambi a capire se potete lavorare insieme. Non richiedere il prezzo di un libro di 150 pagine sull’argomento x, in modo generico e senza contesto: è più sensato spiegare in modo più approfondito del progetto, le tue aspettative e le tue tempistiche. Solo così l’editor sarà in grado di fare una valutazione corretta per entrambi. In caso contrario diffida di chi non fa domande prima di darti delle cifre.
  • Evita come la peste il frustrato che ha ricevuto dei rifiuti come autore e che adesso boccia qualsiasi idea ti venga in mente senza motivazioni più che sensate: non ne uscireste indenni.

L’editing è fondamentale per il successo del tuo libro

Era il 2018. Ero alle prese con un saggio, un manuale, un testo che non era né carne né pesce in realtà. Lo stile era importante e impostato, e poteva starci visto che il target erano professionisti, ma la sintassi diventava troppo spesso contorta, difficile da seguire e a tratti le frasi inutilmente auliche, il tutto troppo complesso e tortuoso perché fosse appetibile a imprenditori che avevano bisogno di arrivare al punto senza troppi giri di parole e con troppo poco tempo a disposizione. Insomma… l’autore cercava di appagare il suo ego più che ascoltare i suoi lettori.

Non conoscevo bene l’autore e non sapevo bene da dove cominciare a parlare di queste incongruenze. Si trattava di agire con delicatezza per non urtare un ego così importante, ma allo stesso tempo era mio dovere riuscire a far comprendere il punto di vista del lettore. Non finì bene tra me e lui: non ci fu uno scontro, ma alle prime modifiche suggerite il clima cambiò radicalmente e in poche settimane il progetto sfumò. Lui non applicò nessuno dei miei suggerimenti e la casa editrice non pubblicò mai la sua opera. Seppi dopo qualche mese che tentò la strada dell’autopubblicazione e della diffusione attraverso il suo sito web, ma con scarsi successi, perchè l’attività necessaria a sponsorizzare la propria opera non poteva essere portata avanti nel poco tempo residuo dopo intense giornate di lavoro. Un vero peccato: l’argomento era molto interessante, il contenuto molto approfondito e lui è un vero esperto.

Non fu solo colpa di un editing mai applicato a condurre al fallimento del progetto ovviamente, ma l’editing è un tassello importantissimo che ha avuto certamente il suo peso. 

Senza editing il rischio è di lasciare la tua opera nel famoso cassetto, inascoltata e sola, o di auto-pubblicarla esponendola agli spietati lettori, che non perdonano opere di bassa qualità. Te la senti di rischiare?

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